sabato 6 ottobre 2012

Il micelio

Probabilmente saprete già tutti che il fungo in sé non è altro che il corpo fruttifero generato dal micelio (che è l'apparato vegetativo dei funghi), ed ha il compito di rilasciare le spore, per permettere la riproduzione. Quindi cogliere un fungo è più simile a cogliere un frutto, piuttosto che a tagliare un albero. Detto questo, il primo obiettivo di chi si vuole avvicinare alla fungicoltura deve essere quello di ottenere, appunto, del micelio. In natura esso si presenta come una muffa compatta, e si trova sotto terra, oppure dentro ai tronchi di legno marcescenti e non, ed assume varie colorazioni a seconda della specie (bianco nella maggior parte dei casi). Spesso affiora in superficie, infatti è sufficiente entrare in qualsiasi bosco sufficientemente umido per imbattersi in chiazze di micelio qua e là, come queste.



Contrariamente a quello che i "profani" spesso pensano, per ottenere funghi artificialmente non si parte quasi mai dalle spore, bensì proprio dal micelio. Come tutti gli organismi viventi anche il micelio è dotato di un proprio patrimonio genetico, e quindi potrà esserci quello più resistente e prolifico, quello più debole, quello addirittura incapace di fruttificare. Infatti le caratteristiche del micelio derivano dalla qualità delle spore che lo hanno generato, da spore deboli verrà generato micelio debole. Pertanto, per la coltivazione sarà necessario utilizzare il micelio che appare più forte e resistente, e di cui possibilmente sia già stata testata la capacità di fruttificazione.
Il primo obiettivo del neo-coltivatore sarà quello di ottenere del micelio con queste caratteristiche. Esistono diversi metodi per riprodurre e conservare a lungo termine il micelio. Quello più utilizzato dai neofiti (poiché realizzabile con materie prime facili da reperire) è la coltura liquida, ovvero micelio coltivato in una soluzione di acqua e nutrienti di vario tipo (miele, zucchero, sciroppo d'acero, ecc.).



Un sistema più "professionale" consiste nel coltivare il micelio su gelatina agar-agar, contenuta in piastre di petri. Tale procedimento richiede però un'attrezzatura più costosa per poter essere messo in atto, e solitamente viene appreso in un periodo successivo. Ecco qui un paio di immagini, per farvi capire meglio:

Questo è micelio di Coprinus comatus, dall'aspetto "cotonoso" e di colore bianco (la foto non rende al massimo)



Questo è invece micelio di Lepista nuda, dal caratteristico colore violetto.



Il micelio viene normalmente conservato a basse temperature (4-5 gradi, il frigorifero va bene) per rallentarne la crescita e l'invecchiamento: infatti, come tutti gli organismi viventi, dopo qualche tempo anche il micelio invecchia, divenendo più debole e meno produttivo, ed infine muore. Tuttavia, se conservato come si deve può rimanere vitale per anni. È possibile moltiplicare il micelio in nostro possesso semplicemente prelevandone un frammento e collocandolo in un'altra piastra petri, o barattolo con acqua e miele: nel giro di qualche giorno il micelio ricomincerà a crescere e colonizzerà anche il nuovo supporto. Tale operazione non può tuttavia essere ripetuta all'infinito, poichè di trasferimento in trasferimento il micelio invecchia, con gli inconvenienti di cui sopra. Pertanto, sarà sufficiente mantenere una coltura "principale" di scorta in frigorifero, da cui ricavarne altre con cui lavorare. Quando queste ultime saranno meno produttive, sarà sufficiente tornare dalla nostra "riserva" e trasferirla di nuovo su altri supporti per poter avere di nuovo del materiale giovane con cui lavorare.
Bene, mi sembra che per il momento basti così :)






5 commenti:

  1. ciao.vorrei capire meglio il passaggio per creare il micelio da impiantare successivamente nella balletta substrato.ddovrei prendere delle spore di uno stesso fungo,immergerle in acqua e zucchero e aspettare che si trasformino?

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    1. Voglio capirlo anch’io. Come si fa a preparare il micelio da neofiti con questi ingredienti di facile reperimento?

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    2. Sul sito è spiegato tutto, ci vuole solo un po' di pazienza per leggere. È bene non iniziare dalle spore, ma da un frammento di tessuto, da cui si potrà ottenere un ceppo analogo a quello clonato.

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  2. Ciao complimenti e grazie mille per le tue condivisioni. Sono nuovo di questo affascinante mondo. Sapresti gentilmente indicarmi vantaggi e svantaggi della riproduzione del micelio su agar rispetto alla coltura liquida?

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