lunedì 17 novembre 2014

Lo strato di copertura, o "casing"


In questa guida spiegherò che cosa è lo strato di copertura (in inglese casing layer, o più brevemente casing), a cosa serve e come fare a prepararlo.
Si tratta di uno strato composto generalmente da torba, addizionata con materiali quali vermiculite o perlite, con cui viene ricoperto il substrato. La sua funzione è duplice: da una parte serve a trattenere l'umidità, fungendo da "riserva idrica" per il micelio sottostante; dall'altra aiuta la formazione dei carpofori, grazie alla presenza di particolari batteri al suo interno.
Non tutte le specie di funghi richiedono lo strato di casing. Per alcune specie come l'Agaricus bisporus esso è però essenziale, tant'è che se non viene applicato, spesso il micelio è addirittura incapace di fruttificare. Altre specie come il pioppino (Agrocybe aegeritasono perfettamente in grado di fruttificare anche senza, tuttavia beneficiano molto della sua applicazione (io ad esempio lo metto sempre). Infine vi sono alcune specie che non ne richiedono affatto l'applicazione, come lo shiitake (Lentinula edodes) ed il Ganoderma lucidum.
Come già detto, la composizione del casing può essere varia: una delle formule più utilizzate, e che personalmente prediligo, è composta da torba di sfagno e vermiculite, in percentuali uguali o con leggera prevalenza della torba. 
La torba è un composto estratto in veri e propri giacimenti (torbiere), formato da resti vegetali sprofondati e impregnati d'acqua che, a causa dell'acidità dell'ambiente, non possono decomporsi interamente. Ha un aspetto simile al terriccio ed un pH generalmente acido (4,5 - 5,5). Tuttavia è bene che misuriate manualmente il pH della vostra torba, dato che in alcune composizioni esso può essere sensibilmente più alto (6,5 - 7).
La vermiculite è invece un minerale, derivato dalla mica, che trova uno dei suoi utilizzi in agricoltura, grazie alla capacità di assorbire molta acqua, proprio come una spugna. Viene prodotta mediante surriscaldamento ad altissime temperature in appositi altiforni, e pertanto sarà praticamente sterile al momento dell'acquisto.
Un buon casing deve essere molto povero di nutrienti, per non rischiare di essere contaminato da organismi indesiderati. Per questo una ricette a base di torba e vermiculite è ottima, dato che sarà praticamente priva di sostanze appetibili per muffe e batteri. È bene, tuttavia, assicurarsi di acquistare torba di qualità, poiché quella economica contiene molto spesso residui legnosi non decomposti, che possono facilmente attirare il Trichoderma.
Molti rivenditori commerciali forniscono invece del comune terriccio come strato di copertura dei loro pani di substrato. Io preferisco tuttavia ricorrere alla torba per le mie coltivazioni, dato che il terriccio è molto più soggetto alle contaminazioni.
Esistono molte ricette per preparare il casing, un componente alternativo alla torba è la fibra di cocco, che presenta caratteristiche simili alla torba. Si può anche preparare con solo torba, solo vermiculite, fibra di cocco mista a vermiculite o torba, fibra di cocco mista a perlite, torba mista a perlite, ecc. ecc.
Se volete fare proprio "al risparmio", potete provare ad utlizzare anche della terra di campo, possibilmente non argillosa, evitando di prelevarla dalla superficie, per diminuire il rischio di raccogliere anche eventuali parassiti in essa contenuti.
Il casing ideale avrà un pH che si aggira intorno ad 8, cioè leggermente basico. In realtà tutte le specie di fungo prosperano in un ambiente con pH neutro o acido, tuttavia è preferibile mantenere il livello un po' più alto per scoraggiare la contaminazione da parte di muffe molto comuni, che prediligono substrati acidi e che al contrario dei funghi commestibili mal tollerano pH più elevati.
Per innalzare il pH del vostro casing potete aggiungere, se necessario, un po' di carbonato di calcio, reperibile in ferramenta, in quantità variabile rispetto agli ingredienti che utilizzerete. Nel nostro caso è stato sufficiente aggiungerne un cucchiaio, per circa 8 barattoli.
Un'ultima puntualizzazione: alcuni preferiscono non pastorizzare il casing, per garantire la presenza di batteri utili alla fruttificazione del micelio. Io invece preferisco sempre pastorizzare, per eliminare eventuali uova di insetto che potrebbero essere presenti nella torba, e ridurre la carica batterica che potrebbe portare a contaminazioni. Se proprio siete pigri potete evitare di pastorizzare, ma a vostro rischio e pericolo. In ogni caso è bene non sterilizzare il casing, perché potrebbe contaminarsi in un batter d'occhio.

Dunque, dopo questa esaustiva premessa possiamo iniziare: di seguito vediamo come fare un po' di casing di torba mista a vermiculite.

Il procedimento è assulutamente uguale a quello che abbiamo già visto nella precedente guida riguardante la pastorizzazione del letame.
Per prima cosa procuriamoci la torba:



Come vedete è molto simile al terriccio:



La vermiculite si presenta invece così, sotto forma di granuli spugnosi. In commercio esiste in diverse pezzature, io uso la vermiculite media.






A questo punto, a seconda del numero di barattoli che vogliamo preparare, dovremo dosare gli ingredienti. Ovviamente come già spiegato nella guida precedente bisogna utilizzare barattoli assolutamente identici in diametro ed altezza. Prendete quindi un barattolo, riempitelo di torba per tre quarti e versate dentro ad un secchio. Ripetete una volta per ogni barattolo che utilizzerete. Poi prendete un altro barattolo e riempite per metà di vermiculite ripetendo, ancora una volta, in base al numero dei barattoli che intendete utilizzare. Se necessario, come spiegato prima, aggiungete il carbonato di calcio.



Poi aggiungete l'acqua fino a ricoprire il tutto, e mescolate bene.



Prendete poi una manciata di composto e strizzatela con forza tra le mani, fino a far uscire tutta l'acqua possibile. Una volta "strizzata" via l'acqua, mettete la manciata dentro al primo barattolo. Ripetete fino a riempirlo, e proseguite l'operazione con tutti gli altri. Una volta finito, sciacquate i lati dei barattoli per togliere lo sporco (facendo ben attenzione a non bagnarne il contenuto, altrimenti sarà tutto da rifare!).

Ciascun barattolo si presenterà quindi così:




A questo punto, esattamente come nella guida precedente, coprite ogni barattolo con un foglio di carta stagnola e sistemateli nella pentola, aggiungendo acqua fino a tre quarti dei barattoli, e senza mettere il coperchio alla pentola. Una volta che la temperatura avrà raggiunto i 60°, spegnete il gas e mettete il coperchio. La temperatura continuerà a salire fino circa ai 70°, e poi inizierà a scendere.



Trascorsa un'ora e mezza, due al massimo, togliete i barattoli e lasciateli raffreddare.
A questo punto il casing è pronto.

Vi ricordo che il casing va applicato solo quando il substrato è già completamente colonizzato.
L'ideale è applicare il casing sul substrato, richiudere la busta e rimettere il tutto in incubazione per 4-5 giorni. In questo modo il micelio avrà modo di colonizzare il casing ed affiorare sulla superficie. Comunque, non aspettate troppo: l'ideale è uno strato di casing solo parzialmente colonizzato, con qualche chiazza di micelio qua e là che fa capolino.
Di seguito alcune immagini per capire meglio:

















Bene, a questo punto non rimane che mettere il tutto a fruttificare, ed attendere la comparsa dei nostri amati frutti. Di seguito un po' di foto di funghi che emergono dal casing:


Pioppino - Agrocybe aegerita


Pioppino - Agrocybe aegerita

Cardoncello - Pleurotus eryngii

Grifola frondosa

 Agaricus augustus



Ciao a tutti e alla prossima ;)