sabato 27 aprile 2013

Inoculare tronchi con i chiodi di micelio

Nella scorsa guida abbiamo visto come preparare i chiodi di micelio, ovvero comuni tasselli di legno colonizzati dal micelio. Con i chiodi è possibile inoculare tronchi di legno, che una volta completamente invasi dal micelio (ci vogliono da 6 mesi ad un anno) fruttificheranno in concomitanza dei periodi dell'anno più favorevoli, ossia primavera ed autunno. I tronchi inoculati devono essere lasciati in un luogo molto umido, per evitare che si asciughino troppo presto. Tuttavia non è consigliabile chiuderli in buste di plastica altrimenti, non essendo sterili, inizieranno a crescere le muffe, che proliferano in assenza di ricambio d'aria. Potranno essere quindi conservati in una cantina umida, in un cortile ombreggiato, o anche accatastati all'ombra di un bosco, magari coperti da un telo traspirante, che aiuta a trattenere l'umidità ma fa passare l'aria. Bene, passiamo all'opera!
Come prima cosa, procuratevi i tronchi che desiderate inoculare. Vanno bene le regole che abbiamo già visto per la segatura: legno di latifoglia, sufficientemente invecchiato (almeno 4-6 settimane dal taglio), privo di "inquilini" (nidi di insetto, larve, muffe o altri funghi). Il diametro ideale è di circa 30 cm, ma potete usarne anche di più piccoli (purché non esageratamente) o di più grandi, ma in questo caso diventeranno meno maneggevoli. È molto importante che i tronchi che scegliete abbiano la corteccia integra. I tronchi devono avere un buon grado di umidità interna per poter essere aggrediti dal micelio, quindi nel caso in cui siano completamente secchi, magari perché lasciati in cantina ad "invecchiare", potrete reidratarli semplicemente lasciandoli 24 ore sommersi in acqua, un bidone così fa al caso nostro. Ovviamente se volete prepararne più di uno dovrete ingegnarvi in qualche altro modo :)



Una volta che il tronco sarà pronto, possiamo passare alla fase faticosa, ossia bucare il legno con il trapano. Scegliete una punta da legno sufficientemente larga, e fate un foro per ogni tassello a disposizione. Per un buon risultato, dovrete usare non meno di 30 tasselli per tronco. I buchi devono essere profondi almeno 1 cm più del tassello, che non deve rimanere fuori, e distanziati di almeno 6-7 cm l'uno dall'altro. Essenze più tenere come il pioppo si bucano molto meglio di altre (come ad esempio la quercia). In questa guida ho usato un tronco di pioppo, sia perché non ho un trapano molto potente, che non sarebbe stato in grado di bucare un legno più duro, e sia perché essendo un legno tenero la colonizzazione dovrebbe essere più rapida.


Sgraniamo quindi i tasselli dai semi. I semi rimasti nel barattolo possono comunque essere utilizzati per inoculare segatura o paglia. Per precauzione sarebbe bene lavorare in condizioni di massima pulizia: io per separare i tasselli dai semi uso un paio di lunghe pinze da cucina, precedentemente pulite con oust, e lavoro davanti alla cappa a flusso laminare. Se non ne avete la possibilità/voglia, abbiate almeno cura di separarli al chiuso, e di lavarvi accuratamente le mani.


A questo punto inseriamo i tasselli nei buchi. 


I buchi devono poi essere sigillati: A tal fine, viene generalmetne utilizzata la cera calda: per far ciò, basta disporre di una candela bella grossa, che si presta bene allo scopo. Dopo averla accesa, è sufficiente inclinarla quel tanto che basta alla fiamma per sciogliere la cera. 


Se non volete utilizzare la cera, trovate qualche altro modo per tappare i buchi. Ad esempio potete usare dei sassolini leggermente più grandi del buco, e martellarli in modo che si incassino nel legno (occhio ad eventuali schegge di pietra negli occhi!)


Una volta che avremo finito il nostro lavoro, non vi sarà altro da fare che aspettare: riponiamo il nostro tronco in un luogo sufficientemente umido, e lasciamo fare al micelio. 


In questo caso ho scelto il retro di casa mia, che è umido (notare il muschio in terra) e protetto dal vento. Successivamente potete coprire i tronchi con un telo, purché non li avvolgiate completamente. In questo caso ne ho usato uno vecchio e stracciato, che dovrebbe aiutare a mantenere l'umidità pur facendo passare l'aria ed anche la pioggia, visto che è pieno di buchi.


Controllate periodicamente lo stato dei vostri tronchi: se si presentano secchi dopo solo pochi giorni, cambiate posto, e se potete re-immergeteli in acqua per 24 ore. Il micelio dovrebbe risultare visibile entro qualche giorno, in prossimità dei buchi che avete fatto col trapano. Tuttavia, non aspettatevi che il micelio ricopra completamente il legno: risulterà visibile a chiazze biancastre irregolari, sviluppandosi prevalentemente sotto la corteccia (per questo è così importante mantenerla), proprio come avviene in natura. Per facilitare il mantenimento dell'umidità, potete anche sotterrare per metà i tronchi, preferibilmente con della sabbia, per ridurre il rischio che vengano invasi da parassiti.
Se tutto andrà per il verso giusto, in primavera/autunno inizieranno a spuntare i primi funghi. La produzione può andare avanti anche per molti anni, finché i tronchi non si sono completamente esauriti; ovviamente più il tronco è grosso, più durerà. Questi sono alcuni Pleurotus ostreatus che ho fatto nascere un po' di tempo fa, purtroppo quando ho scattato la foto era già passata una lumaca!

 

Per avere qualche foto interessante di coltivazione su tronchi potete scrivere "mushroom log cultivation" su Google e poi cliccare su "immagini". Alla prossima :)