lunedì 17 dicembre 2012

L'agar agar e le piastre di petri

La tecnica della coltura liquida non è l'unica per coltivare il micelio in condizioni di sterilità: esiste infatti anche l'agar agar, che a mio parere è uno strumento migliore, anche se più difficile da padroneggiare.
L'agar agar è un gelificante ricavato da alcuni tipi di alga: si usa nella cucina vegetariana al posto della normale gelatina alimentare (che, nel caso in cui non lo sapeste, è ricavata dai tessuti connettivi animali).
Si presenta come una polvere bianca o color crema, molto fine:



Oltre agli usi culinari, l'agar si presta bene alla microbiologia, ed infatti è usato da anni nei laboratori di tutto il mondo, per coltivare microorganismi in condizioni controllate. Probabilmente vi sarà già capitato di vedere in TV qualche tecnico di laboratorio che armeggia con strani dischi di plastica, dentro ai quali vi sono batteri o muffe in crescita. Tali dischi si chiamano piastre di petri (o capsule di petri, o più semplicemente petri), ed altro non sono che contenitori sterili in cui, in condizioni controllate, viene versata la gelatina preparata con l'agar, a sua volta sterilizzata, quando è ancora tiepida. Una volta che la gelatina si è solidificata, le piastre vengono sigillate, e sono pronte da usare.
Le piastre di petri vengono vendute in buste sterili, da 20 o 25 pezzi:


Probabilmente vi starete chiedendo perché complicarsi così la vita invece che rimanere alla "normale" coltura liquida. Il motivo in realtà c'è, ed è il controllo sulle contaminazioni: se con una coltura liquida è impossibile impedire una contaminazione in atto, ed è necessario iniziare tutto da capo, con i petri è possibile salvare il nostro lavoro. Sarà infatti sufficiente prelevare un piccolissimo filamento di micelio con un bisturi sterilizzato e trasferirlo su un'altra piastra pulita, lontano da fastidiosi ospiti indesiderati. Come ben sappiamo, non potremmo fare la stessa cosa con una coltura liquida contaminata, poiché i batteri crescerebbero in essa ovunque indistintamente, e sarebbe impossibile separare solo il micelio pulito. Allo stesso modo, riuscire a clonare un fungo con l'agar ed i petri è molto più semplice rispetto che con la LC: basterà prelevare un piccolo frammento di micelio, non appena ricresce dal tessuto, e collocarlo su di una piastra pulita. In pratica, con la coltura liquida liquida si lavora in 3D, mentre con i petri in 2D :)

Ecco come appaiono i petri, una volta pronti...


...ed un dettaglio di come appaiono singolarmente:


Come vedete la gelatina è completamente solidificata.


Prossimamente spiegherò come preparare l'agar e versarlo nelle piastre (tempo libero permettendo!)
Alla prossima ;)


5 commenti:

  1. Dove si possono recuperare le piastre petri? Cosi da prepararmi per il prossimo post!

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  2. Per piccole quantità le puoi trovare su ebay, nel qual caso forse sono più convenienti i petri di vetro, che puoi riutilizzare all'infinito. Per 500 o più pezzi, puoi trovarli a buon prezzo qui

    http://www.omniatek.it/ecom/

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  3. Ciao Gianluca per i vari passaggi devo tenere conto della luna come fanno i cercatori di funghi o va bene qualsiasi giorno de l'anno ?

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  4. Ciao Gianluca, scusami ma come faccio poi dalle piastre di petri oclonizzate a preparare la spawn?

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  5. Ciao. Il filtro polyfill che si usa sui tappi, può essere sostituito dalla più classica ovatta che si usa, per intenderci, per disinfettare le ferite?

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