lunedì 5 novembre 2012

La scelta del substrato

Una volta che il nostro barattolo di spawn sarà pronto, verrà il momento di usarlo per inoculare il substrato definitivo. A seconda della specie, possono essere usati diverse materie organiche. Come prima cosa bisogna precisare che tutti i funghi si nutrono di sostanze organiche e solide. A seconda della specie che decideremo di coltivare, potremo utilizzare differenti substrati: quelli più comunemente utilizzati sono tronchetti di legno, segatura, paglia, letame (di cavallo, mucca, pecora, capra, gallina, o comunque di altri animali erbivori. Anche di elefante va bene, se ne avete uno :) . Il letame di maiale invece non va bene, se ve lo state chiedendo).
A meno di non voler incorrere in tristi epiloghi, tutti i nostri substrati dovranno essere previamente trattati, in modo da eliminare i contaminanti che impedirebbero la crescita del micelio. Per far questo esistono diverse opzioni, ma quelle più facilmente realizzabili, e più comunemente usate, sono pastorizzazione e sterilizzazione.

La pastorizzazione consiste nel sottoporre i materiali ad una temperatura compresa tra un minimo di 60° ed un massimo di 70° per un'ora e mezza/due ore. In questo modo, verranno eliminati solo i batteri "cattivi", che ostacolerebbero il progredire del micelio, mentre vengono lasciati in vita quelli termo-tolleranti che, al contrario, l'aiutano. La pastorizzazione è una tecnica realizzabile con attrezzature reperibili con grande facilità. Inoltre permette di eseguire la fase di inoculo all'aria aperta, senza che sia necessario predisporre particolari cautele, a parte il massimo grado di pulizia dell'ambiente possibile. Una volta pastorizzato il substrato, esso dovrà essere inoculato il prima possibile, e la colonizzazione del micelio dovrà completarsi entro i successivi 20 giorni, pena l'insorgere di indesiderabili contaminazioni (la più frequente è la muffa verde). Per questo la pastorizzazione è consigliabile con specie particolarmente aggressive, quali il Pleurotus ostreatus.

Con la sterilizzazione invece il substrato viene esposto ad una temperatura superiore ai 100° per un periodo di tempo prolungato. Ciò comporta la distruzione di qualsiasi forma di vita presente nel nostro substrato. Per l'inoculo, stavolta, la semplice pulizia non è sufficiente: l'intera procedura dovrà essere eseguita in un ambiente controllato: sterile, o comunque in cui i contaminati non sono liberi di svolazzare allegramente nell'aria, poiché basterebbe una singola spora per compromettere tutto il lavoro. Il vantaggio della sterilizzazione rispetto alla precedente procedura è quello di poter aggiungere particolari additivi come la crusca, che permettono una crescita migliore, ma per cui la pastorizzazione non è sufficiente (i batteri la aggredirebbero comunque prima del micelio, facendola marcire e rovinando tutto il lavoro. Per questo devono essere eliminati completamente).

Nei post successivi vedremo sia come pastorizzare che sterilizzare i nostri substrati. Ovviamente, visto che ancora stiamo trattando delle tecniche di base, verrà data la precedenza alla prima, essendo più semplice da realizzare.

14 commenti:

  1. ti seguo con interesse, passo dopo passo....
    P.S. non ho intenzione di darmi alla produzione di funghi, ma semplicemente una balla creata da zero tutta fatta in casa :-))

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  2. Grazie per l'interesse :)

    Nel prossimo post spiegherò come creare una balletta (finalmente) composta da paglia ;)

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  3. Ti sembra corretto che cominci a preparare la coltura liquida come prima operazione, partendo da un fungo cardoncello di una balla acquistata?

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  4. Sì certo, ottenere una coltura pulita è il primo passo. Ti consiglio di rompere il fungo a metà e prelevare il tessuto dalla parte interna. E soprattutto fai sin da subito diversi barattoli, in modo da avere più possibilità di riuscita.

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  5. Quanti barattoli sono necessari per una piccola produzione? Una ventina?

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  6. Calcola che un barattolo di medie dimensioni (400 ml) ti basta per un blocco da 2,5 chili, quindi con 20 barattoli ricavi 20 ballette.

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  7. Su internet ho letto che negli usa e precisamente in California, una ditta la,
    Btt Ventures ha realizzato, un kit per l’autoproduzione di funghi che hanno
    come substrato fondi di caffè. In Italia un esperimento pilota è stato condotto
    positivamente sul pleurotus ostreatus e sul pleurotus eryngii, da Annarita
    Marchionna, laureanda in tecnologie alimentari e Daniele Gioia tecnologo
    alimentare, che hanno lanciato un progetto che prevede sempre di produrre
    funghi da fondi di caffè e da scarti di lavorazioni della tostatura.Secondo la tua esperienza sarebbe possibile utilizzare i fondi di caffè, come la segatura di faggio,dopo averli pastorizzati, oppure bisogna aggiungere dei nutrienti per realizzare un substato per far crescere funghi in casa?

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  8. In raltà non è niente di nuovo, i fondi di caffè sono usati nella coltivazione dei funghi da molti anni. Negli USA vi sono alcune aziende che coltivano funghi su fondi di caffè fornitigli a poco prezzo da Starbucks e catene simili. Non si tratta però del substrato ideale per la coltivazione, da soli possono essere utilizzati solo con alcune specie (più che altro Pleurotus), non so intorno a quanto si attesti l'efficienza biologica, ma credo comunque sia inferiore rispetto a substrati più tradizionali. I fondi sono invece un ottimo supplemento da aggiungere a segatura o paglia, in percentuali del 5-10%. Così facendo si ottiene un aumento della resa fino al 25%, che non è niente male.
    I fondi possono essere sia pastorizzati che sterilizzati, tuttavia è bene fare molta attenzione durante il trattamento, poiché essendo molto nutrienti si contaminano con estrema facilità.

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  9. Aumento della resa fino al 25%?Che significa?

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  10. Significa che si può ottenere fino al 25% di funghi in più ;)

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  11. Ciao volevo sapere se nel caso volessi scegliere il fondo di caffè come substrato per la mia balla di funghi, in che modo posso pastorizzarlo?

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  12. Ciao, puoi seguire il medesimo procedimento descritto nella guida sulla pastorizzazione del letame

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  13. Buonasera, complimenti è un blog molto interessante. Allora vi dico cosa ho fatto io, ho inoculato circa otto buste di substrato realizzato con fondi di caffè con micelio fresco di cardoncello, dopo circa 10 giorni al buio, nella parte superiore delle buste pare che il micelio sta crescendo, ma nella parte bassa si sta formando una patina brunastra, qualcuno mi può dire di cosa si tratta? Ciao grazie per le risposte

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  14. Alla fine speriamo riescano a legalizzare.

    È tutto merito della burocrazia, stessa cosa per il CBD https://canapacoltivazione.com/tags/cbd/

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